News di Astronomia ed Astronautica: 10 Gennaio2012

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Dai 70 anni di Stephen Hawking ai misteri di Mercurio e Plutone, ecco le notizie della settimana.

Notizie da mondo dell’astronomia e dell’astronautica selezionate dalo staff. Clicca sui titoli per leggere gli articoli proposti.

  • I 70 anni di Stephen Hawking su Radio3Scienza

    A vent’anni gli dissero che gli restavano due anni da vivere. Oggi Stephen Hawking, uno dei più grandi cosmologi del nostro tempo, di anni ne ha quasi 70.
    Nella trasmissione: Amedeo Balbi, astrofisico dell’università  di Roma Tor Vergata, Giuseppe Stipa, neurofisiologo dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni e il giornalista scientifico Pietro Greco.

  • Oroscopi, il rischio di parlarne

    Sull'oroscopo ci sono poche cose da dire, molto concrete. E' una superstizione che ad alcune persone procura grandi guadagni. Ad ogni passaggio da un anno all'altro fiorisce un dibattito sull'astrologia che veste panni culturali. Cosa più che lecita: l'astrologia è interessante dal punto di vista storico (nell'antichità  si sovrapponeva all'astronomia), sociologico, psicologico, antropologico. Il guaio è che c'è chi ne approfitta per creare equivoci e confondere le idee.

  • Il rover Opportunity si prepara all’inverno marziano.

    Opportunity ha trovato un buon posto dove fermarsi per attendere il trascorrere del duro inverno marziano, continuando, anche se in maniera ridotta, il suo lavoro scientifico. Si tratta di una zona in prossimità  di un affioramento roccioso, denominato Greeley Haven, lungo il bordo del grande cratere Endeavour, una struttura da impatto di circa 22 km di diametro. Il sito, grazie alla sua pendenza, permette al rover di dirigere i suoi pannelli solari verso il Sole in modo da ottenere la massima efficienza ed inoltre presenta una varietà  di interessanti morfologie geologiche di cui Opportunity potrà  determinare la composizione mineralogica durante questo periodo di parziale quiescenza. - Mario Di Martino

  • La sonda Messenger fotografa misteriose macchie chiare sulla superficie di Mercurio

    Da ormai quasi un anno in orbita attorno a Mercurio, il più vicino al Sole dei pianeti, la sonda della NASA Messenger continua ad indigare questo ancora misterioso pianeta.

    Le strane formazioni chiare osservate dalla sonda MESSENGER in alcune regioni di Mercurio potrebbero essersi formate a seguito della sublimazione di materiale sottostante la superficie che fu esposto durante la formazione dei crateri; queste strane macchie, infatti, nella maggior parte dei casi si trovano in corrispondenza delle strutture da impatto. Trovandosi cosଠvicino al Sole (46 milioni di km quando si trova alla minima distanza) e non essendo protetto da una coltre atmosferica, come nel caso della Terra, Mercurio è continuamente bombardato da un intensissimo vento solare. Il costante flusso di particelle cariche emesse dal Sole rappresenta quindi un potente meccanismo di erosione dei materiali volatili che vengono a trovarsi esposti sulla superficie del pianeta. Non è comunque escluso che qualche altro processo, non ancora conosciuto, sia all'origine di queste strane formazioni. – Mario di Martino

  • Un anello “fantasma” attorno a Plutone.

    Troppo debole per essere individuato anche nelle immagini ad alta risoluzione del telescopio spaziale, potrebbe essere formato da polvere e particelle formate da impatti di satelliti che ruotano intorno al pianeta e il cui materiale frammentato dopo l'urto viene catturato dal campo gravitazionale di Plutone.

  • Saturno ed i suoi satelliti: oltre l’attrazione gravitazionale.

    Quando si pensa ai rapporti fra un pianeta e i suoi satelliti, viene naturale inquadrarli in termini squisitamente gravitazionali. In realtà  le relazioni che essi intrattengono sono decisamente più complesse.
    L’analisi dei dati rilevati dalla sonda Cassini ha permesso di spiegare lo strano andamento delle radiazioni “esplosive” emesse dal grande pianeta e posto le premesse per una migliore comprensione del clima di Titano, l’unico satellite del sistema solare dotato di una spessa atmosfera

  • Piccole galassie di materia oscura circondano la Via Lattea.

    Nuove teorie cosmologiche spiegano la deformazione del bordo esterno della nostra galassia come l'effetto di diverse galassie satelliti, piccole e numerose ma invisibili ai telescopi perchà© composte in gran parte di materia oscura.

  • La sonda Phobos-Grunt rientrerà  in atmosfera tra il 15 ed il 16 Gennaio.

    Una brutta fine attende la sonda Phobos-Grunt, lanciata dall'Agenzia Spaziale Russa lo scorso 8 novembre, alla volta di Phobos, uno dei due satelliti di Marte. - Purtroppo, fin dalle sue prime fasi dopo il lancio, si sono susseguiti una lunga serie di problemi che hanno portato alla perdita di ogni contatto con la sonda che, a quanto pare, sta progressivamente perdendo quota e rientrerà  inesorabilmente in atmosfera. Via: sidereus-nuncius.info

  • Dragon mette le ali, quasi pronto il primo veicolo spaziale privato che raggiungerà  la Stazione Spaziale

    Per la sua prima missione diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale il veicolo spaziale Dragon della SpaceX utilizzerà  dei pannelli solari dispiegabili come sorgente principale di energia per i sensori, per il sistema di raffreddamento, per smaltire il calore e per le comunicazioni con il Centro Controllo Missione della SpaceX e con la Stazione Spaziale. I pannelli solari di Dragon genereranno fino a 5.000 watt di energia – abbastanza per accendere oltre 80 lampadine. I pannelli solari, protetti da una copertura durante il lancio, verranno dispiegati dopo pochi minuti dalla separazione di Dragon dal secondo stadio del Falcon 9 ed in rotta verso il suo randezvous con la Stazione Spaziale. - Astronautica.us

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