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La costellazione dell’Alce (Sarva), il cielo della Lapponia.

La costellazione dell’Alce (Sarva), il cielo della Lapponia.

Le nostre descrizioni del cielo per comodità rappresentano le costellazione occidentali, ufficializzate nel 1930 dall’Unione Astronomica Internazionale. Ma ogni popolo in ogni epoca ha “unito” le stelle disegnando nel cielo un po’ della propria realtà. Nelle sere autunnali abbiamo la possibilità di intuire la grande Alce immaginata dai Sami, chiamati anche impropiamente Lapponi. I Sami sono la più antica popolazione nord-europea, le loro tradizioni hanno radici antichissime, una carta stellare incisa su pietra rappresentante alcune stelle e costellazioni risale al 4000-4100 a.C.

L’alce (Sarva in lingua Sami) incorpora ben 3 costellazioni: l’Auriga, il Perseo e Cassiopea. Proprio la figura di Cassiopea dalla caratteristica forma a W disegna le corna dell’animale. Questa grande e ghiotta preda è inseguita nel cielo dai “due sciatori” Cuoigahaegjek, ovvero le stelle Castore e Polluce dei Gemelli, aiutati da 3 cani, i Galla-bardnek, le 3 stelle della cintura di Orione.

Le Pleiadi nei racconti Sami sono interpretate in diversi modi. Alcuni racconti ci parlano delle Pleiadi come un buco nel cielo da cui arriva il freddo. Altri vedono nelle stelle delle Pleiadi sei ragazze in attesa di marito. Un cacciatore, rappresentato dalle stelle del nostro Orione, dopo una lite con la moglie, si offre di sposare uno di loro ma tutte lo respingono, furibondo afferra il suo arco per colpirle ed inizia quindi questa “fuga” celeste che possiamo ancora seguire nei nostri cieli. La terza interpretazione raffigura le stelle delle pleiadi come un branco di cani guidati da un’anziana signora a caccia della grande Alce.

Nelle nostre notti autunnali-invernali, rigide ma non fredde quanto quelle del nord europa, possiamo quindi rivivere queste leggende immaginate millenni fa’ tra ghiacci e tundre dal popolo Sami. Buone osservazioni!