9 Ottobre, la sonda LCROSS impatterà contro la Luna.

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 lcross immagine artistica

La sonda NASA LCROSS (acronimo di  Lunar Crater Observation and Sensing Satellit) il 9 ottobre sarà fatta impattare contro la Luna.

Lo studio del materiale che sarà sollevato permetterà agli scienziati di capire se c'è presenza di ghiaccio d'acqua sul fondo del cratere Cabeo, scelto come luogo dell'impatto.

lcross velocità d'impatto

L'ultimo stadio del razzo vettore Atlas V, partito insieme alla sonda LCROSS, in prossimità della Luna sarà staccato e fatto dirigere verso la superficie selenica (vedi immagine in cima all'articolo). La massa equivalente è quella di un grosso SUV, e prima di impattare raggiungerà una velocità di 9.000km.

 Una volta caduto la sonda LCROSS passerà in mezzo ai detriti sollevati, permettendo di raccogliere una grande quantità di dati, dopodichè impatterà a sua volta, creando una seconda "nuvola" di detriti che saranno studiati da Terra.

Sarà possibile osservare l'evento da Terra anche con strumenti amatoriali, ma purtroppo non dall'Italia.
Da noi al momento dell'impatto saranno le 13.30

SEGUI L'EVENTO IN DIRETTA VIA INTERNET.

Sul sito Explo.Tv dalle ore 13.10 italiane sarà possibile seguire una diretta dell'impatto, ripreso attraverso il rifrattore da 36 pollici (circa 1 metro) del Lick Observatory (California).

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3 commenti

  1. marina

    buonasera, vorrei conoscere un vostro pensiero sull’impatto della sonda sulla nostra amata Luna e le sue conseguenze.saranno disastrose a livello energetico e quant’altro?dal mio scrivere capirete senz’altro la mia ignoranza sull’argomento ma da notizie date via tv non si è capito se è un fatto positivo per noi o una triste conseguenza.grazie per l’attenzione

  2. admin

    Salve Marina,
    LCROSS impattando contro la Luna avrebbe dovuto lasciare un piccolo cratere 5 metri di profondità e 20 di larghezza. In realtà il cratere sembra essere lievemente più grande…. ma insomma… decisamente poco deturpante.

    Ovviamente gli effetti rispetto alla Luna sono praticamente nulli, mentre i risultati scientifici sembrano già essere davvero molto interessanti.

    Ricordo che non solo gli USA hanno “abbandonato” veicoli lasciandoli cadere contro la Luna, ma anche Russia, Giappone e India. Durante alcune miussioni Apollo, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, dopo la ripartenza degli astronauti alcuni stadi dei moduli venivano appositamente fatti ricadere contro la superficie selenica dove i sismografi sistemati in precedenza raccoglievano preziosi dati.

    Poi non c’è da dimenticare che se “noi” creiamo un piccolo cratere di 20 metri, la natura, con la caduta in epoche remote di asteroidi, ne ha provocati di grandi centinaia di km, ma la nostra bella Luna è sempre li 🙂

  3. marina

    grazie per la tempestiva risposta precisa ma soprattutto chiara ai profani come me.per stare con voi mi sono iscritta così sarò aggiornata sugli avvenimenti. un saluto pieno di …..luce

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